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Facebook: Anna Maria Castagnetti
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Come è fatto? E’ la domanda che mi ha accompagnata nel corso degli anni e che continuo a ripetermi davanti a qualsiasi visione colpisca la mia attenzione e fantasia, si tratti d’immagini della realtà naturale o oggetti. Il rispondermi a questa domanda è sempre stata una sfida che mi ha portata a studiare, sperimentare e realizzare opere di diversa natura con i materiali più disparati, dalla pittura fino ad arrivare alle bambole in pasta sintetica. A questo bisogno di fare e realizzare concretamente quello che vedo e rielaboro, s’aggiunge il bisogno di comunicare i risultati delle ricerche e del lavoro; n’è conseguito che sono, per natura, anche un’insegnante. Da bambina, bambole ed amiche su banchi improvvisati, erano le alunne-cavie nel gioco della maestra, diventato da adulta la mia professione.
Sono nata molti e molti anni fa, nel lontano 1948 a La Spezia, e ora, felicemente nonna, sono residente in un piccolo paesino del milanese, Pantigliate; nello scorrere troppo veloce degli anni, ho accumulato un’innumerevole serie di esperienze e raggiunto traguardi che mi hanno gratificata ed arricchita. Nel campo della pittura, soprattutto ad olio, ho partecipato a mostre e concorsi ricevendo premi e riconoscimenti; riguardo a quest’incommensurabile passione, compaio su diversi cataloghi d’arte. L’esperienza nella pittura decorativa, invece, è approdata nella pubblicazione di tre libri: “Dipingere su ceramica” (A. Mondadori), “Tecniche decorative su tessuto” (A. Mondatori) e “Dipingere con i colori ad acqua” (CO.EL). Ho collaborato, come consulente e dimostratrice, con la ditta Hammeley che tanti anni fa, importava il Cernit, poi il Fimo, e molti altri materiali per l’hobbistica fra cui Prandell, Knorr, Deka e Lukas. Per diverso tempo ho curato la rubrica “Impara l’arte” sulla rivista Rakam e dipinto carte da decoupage per la Calambur.
E le bambole? E’ un amore che mi porto dietro dall’infanzia, da quando piccina, piccina, confezionavo per loro, a mano, i vestitini, aiutata dalla mamma e dalla zia sarta. Arrivata ad usare la macchina da cucire, a quei tempi era a pedale, ho iniziato a ideare bambole di stoffa, per passare poi, da quelle di ceramica alle piccine in pasta sintetica, basandomi sugli studi che nel frattempo avevo seguito nel campo della scultura e modellazione. Eccomi dunque arrivata, in quello che a me sembra un battibaleno, a collaborare con la favolosa “Bacchetta Magica” e con Marianna che è diventata un’impareggiabile amica. Sono nati così i due libri: “I segreti per realizzare bambole OOAK in pasta sintetica – corso base e corso avanzato”, dove insegno a modellare creaturine di età diverse. Come ho scritto nell’introduzione a questi libri, ho cercato di studiare soluzioni interessanti sia per chi s’accosta ex novo a quest’arte, sia per chi è già un esperto del campo. Spero anche di riuscire a comunicarvi con questi due volumi, l’entusiasmo e la gioia di fare, nonostante le numerose difficoltà che s’incontrano nell’affrontare l’arte delle bambolaie.
Ho finito? Non ancora, perché la curiosità di sapere e conoscere i procedimenti per la realizzazione di qualsiasi opera, m’accompagna tutt’oggi e mi spinge a sperimentare nuove soluzioni e creazioni di cui vi terrò informati nel blog de La Bacchetta Magica. Qui curerò la rubrica “L’esperto” per rispondere alle domande sui problemi inerenti alla modellazione delle paste sintetiche e “Creatività ed internet” dove segnalerò siti cui fare riferimento per l’acquisto dei materiali; ma soprattutto indicherò tutorial che ci aiuteranno ad allargare le conoscenze nel fantastico e fantasioso mondo delle nostre amate bambole, e di tanti altri lavori, sempre rigorosamente realizzati a mano.
Come sempre un caloroso ciao e un’esortazione a creare senza perdervi d’animo.
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