di Bruna Arcaini

Luigi Guacci, figlio di Gaetano e Vincenza Perulli, nacque a Lecce l’8 gennaio 1871.
Dopo aver frequentato la scuola di disegno di Lecce, si trasferì a Roma avendo vinto una borsa di studio che gli permise di iscriversi alla scuola di Belle Arti.  Inizialmente fu uno scultore marmoreo, cominciò ad interessarsi alla cartapesta solo dopo dieci anni di permanenza a Roma.
Tornato a Lecce fondò con un amico uno stabilimento per la lavorazione del marmo e della cartapesta, denominato "Istituto di arti plastiche" assumendo circa 80 discepoli delle migliori botteghe di cartapesta di Lecce.
Qui cominciò, oltre alla creazione di statue, la produzione di bambole in cartapesta infrangibili che vennero riconosciute come "opere d’arte" insignite della medaglia d’oro nel 1927 all’esposizione di Venezia, aggiudicandosi anche il 1° premio al 1° concorso del giocattolo alla fiera di Milano nel 1929.

Modellate in una forma bronzea, vennero prodotte in serie, movibili, con occhi in cristallo.
Leggendo attentamente l'inserto pubblicitario sotto riportato, traspare la grande professionalità dell’artista onorato Cavaliere del Lavoro, ma anche il prezzo piuttosto basso per una bambola che si tiene a sottolineare essere “tutta infrangibile e movibile”.
Creare una sorta di stampo in bronzo per poter avviare una produzione quasi industriale di questa opera d’arte per poterla vendere a prezzi accessibili almeno a buona parte della popolazione italiana è stato all’epoca un atto riconosciuto che però è passato presto nel dimenticatoio.
Perché questa bambola non è neppure menzionata in nessun libro di bambole italiane da me consultato?
All’epoca, e stiamo parlando del 1931, erano attive in Italia alcune grosse fabbriche di bambole come: la FURGA a Canneto sull’Oglio, nata nel 1870, la LENCI sorta a Torino nel 1919 l’anno dopo la fine del primo conflitto mondiale, la FATA a Milano, la ITALOCREMONA a Gazzada (Va) , la OLTOLINI che sorse a Robbiate (Co) nel 1921, la RATTI & VELLENZASCA che nacque ad Arona nel 1913, eppure la mia ricerca pubblicitaria mi ha permesso di trovare solo la pubblicità della produzione GUACCI.
La fiera di Milano era una fiera campionaria nata sugli spalti alberati della seconda cerchia cittadina, nel 1920, su circa un chilometro di viale, ma in pochi anni fece passi da gigante trasformandosi in una vera città con nulla da invidiare alle consorelle mondiali.
Nel 1929 parteciparono 687 stranieri e 3120 espositori italiani su un’area di oltre 54.000 metri quadrati.
Proprio in quell’anno Luigi Guacci vinse il primo premio alla prima mostra del giocattolo.

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