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Martedì 19 Novembre 2013 |
COME USARE GLI STAMPI |
di Anna Maria Castagnetti
Riprendiamo il filo da dove l’abbiamo interrotto l'ultima volta (vedi articolo "Gli stampi e le paste sintetiche"). Avevo promesso di indicarvi siti ed indirizzi dedicati all’uso degli stampi.
- Stampo in gesso in due pezzi.
Ci sono in commercio stampi in lattice, plastica, in gesso e altro; alcuni possono essere riempiti con qualsiasi materiale sapone, cera, gesso liquido, paste sintetiche ecc. mentre altri non sono idonei a ricevere materiali caldi come la cera oppure sono così morbidi che quando si estrae la figura, questa si deforma. Occorre dunque controllare bene a quale uso sono destinati. Bisogna poi considerare che quelli composti di un solo pezzo, creano figure in bassorilievo o in altorilievo, comunque non a tutto tondo come invece serve per le bambole e le fatine. Per questi motivi, i più idonei per le paste sintetiche e per creare bei personaggi, sono senz’altro quelli di gesso in due pezzi: uno per il davanti e l’altro per il dietro della figura.
Vi propongo alcuni tutorial al riguardo, purtroppo sono in inglese, ma i filmati aiutano ugualmente a capire.
Si procede dunque a riempire gli stampi con la pasta
Viene poi pressato sempre nella parte del davanti, il rotolino preparato per le gambe e per il tronco.
Segue il riempimento delle braccia e poi delle mani che richiedono ulteriore pasta.
Viene preparata allo stesso modo l’altra parte dello stampo, per il dietro del corpo.
A questo punto si può inserire un’armatura all’interno dello stampo, seguendo le istruzioni che trovate a questo link:
Seguendo il video si può vedere come doppiare, torcere, dimensionare il filo metallico, usare uno stuzzicadenti a livello delle anche e poi ottenere un’armatura completa.
Si procede dunque a creare una scanalatura per posizionare l’armatura al centro del corpo, togliendo la pasta in eccesso.
Sistemare l’armatura, usando piccole quantità di pasta per bloccarla nella giusta posizione.
Tornando al tutorial precedente, si prosegue nel lavoro: non resta che unire i due pezzi e pressare.
Aprendo il pezzo di sopra dello stampo, preferibilmente la parte frontale, la figura modellata rimane in quello inferiore; è importante che rimanga dentro lo stampo il dietro del corpo, in modo che come vedremo di seguito, si possono apportare modifiche al viso che rimane scoperto.
Un altro tutorial interessante è quello dedicato alla modifica della figura ottenuta, per personalizzare la creazione e dargli posture sempre diverse; anche in questo caso si usano armature interne:
Nello stesso tutorial viene mostrata la possibilità di cambiare i lineamenti del viso.
In quest’altro video propongono la sostituzione del volto: http://www.youtube.com/watch?v=6FdTOeS1EKc
Continuando nella visione troverete come cambiare la posizione del corpo, tagliando la figura fuori dallo stampo.
Seguono altri tagli a livello delle ascelle e delle mani, ma si può procedere, nonostante non venga mostrato nel video, al taglio delle gambe, seguendo la forma delle anche.
In base alle prove che ho fatto per verificare le istruzioni di questi tutorial, mi sono resa conto che è molto difficile stabilire l’esatta quantità di pasta da inserire nei due stampi. Dopo aver aperto le due parti, ai bordi, lungo il contorno della figura, deborda sempre della pasta. A questo punto con una punta non tagliente, se troppo acuminata rovinerebbe o il gesso dello stampo o la pasta, eliminare la pasta di troppo; ripetere la chiusura dello stampo e se necessario toglierne altra, poi richiudere e così via fino a quando non ci saranno più eccedenze. Nel tutorial di Diana Effner viene mostrato come togliere la pasta di troppo: http://www.expressionsdolls.com/images/pminstructions.pdf
E’ necessario poi livellare la linea delle giunture, per eliminare i segni di congiunzione; quest’operazione si può fare o prima o dopo l’estrazione della figura dallo stampo. Ottenute le parti, si passa ad assemblarle; Diana Effner sempre nel sito segnalato qui sopra, suggerisce di usare semplici giunture di filo metallico e metterle per unire al tronco testa, braccia e gambe che sono state realizzate separatamente.
Non ho trovato alcun consiglio su come cuocere le singole parti o il corpo intero senza deformarlo. Per questo posso indicarvi come ho cotto io le mie fatine che però ho modellato completamente a mano, senza stampi. Le ho appese per la testa ad un reggi bambola (rivestito di carta stagnola per proteggerlo dal calore e renderlo stabile), usando i fili di ferro dell’armatura interna, che uscivano dalla testa. Usando sempre le armature che fuoriescono, si possono cuocere appese singolarmente, tutte le altre parti del corpo.
Visionando i tutorial di cui vi ho anticipato sopra alcune immagini, ne scoprirete molti altri dedicati all’argomento. Per trovare i punti vendita cercate su internet “press mold”; intanto ve ne suggerisco alcuni: http://www.patriciarosestudio.com/html/poly-molds1.html https://www.miniland.ca/Category.asp?cc=021814 http://www.whitegothic.com/cataloguedolleyes.htm
Ma a questo punto perché non cominciare a pensare alle BJD, cioè alle bambole che hanno articolazioni con giunture movibili? I vari pezzi ci sono ed è sufficiente …..ne riparleremo al prossimo appuntamento, Alla prossima dunque e intanto mettete in pratica gli insegnamenti dei tutorial e poi mandate a questo blog le fotografie delle vostre creazioni.
COLLABORATRICE: ANNA MARIA CASTAGNETTI (Clicca per saperne di più)
Altri articoli di Anna Maria Castagneti: - Bambole n.29-30 "L'esperto... di pasta sintetica" tanti consigli utili
Creatività e Internet: -N°1: Allegato Bambole n.36-37 -N°2: Le paste sintetiche air-dry -Gli stampi e le paste sintetiche
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