BLOG BAMBOLE - Storia delle Bambole
Mercoledì 18 Settembre 2013
Le bambole MIGNONNETTES

Terza Parte

…E LE ALTRE: "LILLIPUZIANE E MINUSCOLE"

di Bettina Zarino


Bambolina in biscuit tedesca alta 9 cn 1890Tra le tante “mignonnette” tutte in biscuit, quelle che misuravano meno di 8 cm portano dei nomi assai significativi: lillipuziane o minuscole.
Le “lillipuziane”, considerate un prodotto francese, sebbene fossero fabbricate con tutta probabilità in Germania, venivano assemblate e vestite solo secondo la moda parigina; fanno la loro prima comparsa nel 1912 su un catalogo della S.F.B.J.  Indubbiamente la produzione di queste bamboline sembra, invece, sia stata tanto francese che tedesca, proprio per i modelli degli abiti e dei loro costumi riconducibili a priori alle tradizioni dei due paesi.


Si conosce soprattutto la loro dimensione, che può variare tra i 6 e gli 8 cm, ma ne esistono anche di dimensioni più piccole.       
La loro confezione era assai lussuosa, poiché venivano confezionate in una bella scatola cartonata con finestra sul coperchio per meglio mostrare il ricco contenuto, adornata con carta dorata. Per lo meno, In questo modo le vendeva il celebre negozio di giocattoli di lusso “Au Nain Bleu”, con tanto di etichetta, di cui si diceva che tutta la corte di Napoleone III acquistasse proprio qui i giocattoli. 

 

Coppia francese in biscuit in costume folcloristico alte 6,5 cm 1895 - The little ones by florenc

Per distinguerle, avevano delle sigle determinate: per esempio, la serie TK, stava ad indicare i “Costumi delle Città”, mentre la serie TL i “Costumi Nazionali”. La loro varietà è straordinaria, tutte quante molto precise nei loro minuscoli particolari. Infatti, poiché non sono marcate con alcun segno, è difficile attribuire con certezza quale fabbricante le abbia prodotte; il solo documento esplicito per una loro classificazione, e a cui si può fare qualche riferimento è proprio questo catalogo della S.F.B.J. del 1912, ma consultando i cataloghi dei giocattoli dei grandi magazzini, di quegli anni e specie, nel periodo delle strenne natalizie, si può constatare che si fabbricavano già nel XIX secolo. Sono state trovate bamboline vestite da Pierrot e Pierrette, da Pierrot e Colombina, da Marchese e da Marchesa, da Pulcinella e compagna.

Queste “lillipuziane”, di grande qualità, completamente in biscuit, hanno una testa piena, portano una parrucca in mohair o in ovatta, e il corpo e gli arti sono semi-articolati. Il sistema di attacco delle teste e degli arti è a base di anelli stampati situati sotto la testa e gli arti nell'area delle spalle e delle cosce e dove passa l'elastico di collegamento.
I tratti del viso sono finemente smaltati e dipinti. Le scarpe sono dipinte, molto spesso, di colore azzurro o, più raramente, di giallo.

I loro abiti sono di vari tipi: in genere in cotone, vanno dalla tradizione folcloristica, a travestimenti a volte storici o stravaganti, ai tipici costumi di città e maschere. Le “lillipuziane” possono anche, avere la carnagione chiara o mulatta.
Si vendevano generalmente in coppia o in scatole con più modelli, dai costumi vari e colorati, comprendenti 5, 10 o 20 soggetti differenti.
Nel 1911, il Louvre le proponeva sotto la dicitura “Le Nazioni”: si trattava di mignonnette in una bella scatola abbigliate con vari costumi nazionali. Una scatola con due bamboline costava 1 franco e 45 centesimi; 5 bamboline costavano 2 franchi e 90 centesimi; 10 bamboline 5 franchi e 75 centesimi e 20 bamboline 10 franchi e 75 centesimi.


Lilllipuziane in braccio a Bambola

Spesso venivano utilizzate dalle fanciulle come bamboline per le loro bambole. Le possiamo trovare sovente, anche nelle case delle bambole, ma non furono realizzate per tale scopo e non centrano neanche nulla con le ambientazioni di negozi o di miniature.
Le “minuscole”, erano principalmente di origine tedesca e provenivano dallo stabilimento di   Carl Horn a Dresda. Le fabbriche che realizzavano teste in biscuit, produssero anche, e soprattutto in Germania, bambole di dimensioni molto piccole, affinché le bambine potessero portarle sempre con loro.
Cominciano ad apparire sul mercato verso la fine del XIX sec. e le troveremo fino al 1930. Le più antiche sono in biscuit tradizionale, le più recenti in biscuit a crudo.

La loro altezza poteva variare tra i 2 cm e i 4 cm e sono le più piccole che si possono trovare, con articolazioni alle spalle e alle gambe. Gli arti comunque, non hanno molta mobilità: possono solo girare su un filo di ferro al quale sono agganciate, che si trovano nelle spalle e nelle anche. La testa è unita al busto, con capelli modellati o spettinati e i tratti del viso sono dipinti.
I capelli e il corpo alcune volte possono essere stati modellati un po’ grossolanamente a causa delle loro piccole dimensioni, e negli esemplari più piccoli può accadere che le mani siano ridotte a dei moncherini.
Solitamente le gambe sono robuste e vanno assottigliandosi verso le caviglie e, i piedi, sono anch’essi molto piccoli. Per questo le loro gambe erano dette “a prosciutto” o “a coscia di pollo”.

I piedi hanno spesso delle scarpe dipinte in nero, più raramente di colore giallo, oppure sono a piedi nudi.   
La loro principale particolarità, specie nelle bambole di piccolissimo formato, è quella di essere vestite interamente all’uncinetto o fatti a maglia, con microscopici particolari che le rendono molto esclusive e apprezzate sul piano del collezionismo. Infatti, la varietà del loro abbigliamento è straordinaria rapportato alle loro piccole dimensioni. Ciò si può spiegare, sia con il fatto che la maglia divenne di moda subito dopo la Prima Guerra Mondiale, sia considerando che con i capi così confezionati, è più facile vestire bambole piccole e poco articolate. La maglia rasata la più comune, viene arricchita con punti di altro tipo o con inserti di fili di altri colori. Gli aumenti e i cali che danno forma al vestito servono anche per adornarlo.
Spesso venivano vendute anche nude per permettere alle fanciulle di realizzare personalmente l’abitino per la loro bambolina.

Questi abiti venivano confezionati con gli avanzi dei gomitoli e guarniti con ritagli di merletti, nastri e altri tessuti. I capelli di mohair o naturali sono coperti con una cuffietta intonata al vestito. I capelli modellati, invece, erano solitamente ornati da un fiocco, anch’esso modellato e dipinto.
Alcune hanno i capelli pettinati con la riga in mezzo, altre con la frangetta, poche si trovano che portano una parrucca di capelli naturali cuciti al centro della testa.
La maggioranza di queste “minuscole” rappresentano la razza bianca, più rare sono quelle di colore. Si possono trovare sia in versione maschile sia femminile.
Le ditte tedesche che realizzeranno queste bamboline dalle dimensioni ridottissime saranno la ditta Kuhnlenz e la Carl Horn.

La ditta di Carl Horn era specializzata anche nella realizzazione di animaletti miniaturizzati all’uncinetto. La loro produzione si posiziona tra le due guerre mondiali.
In seguito altre bamboline di piccole dimensioni furono immesse sul mercato, specie negli anni Cinquanta ma il fascino delle prime “lillipuziane” o “minuscole” rimane unico nel suo genere.

 

- Prima Parte: Le eleganti Mignonnettes francesi

- Seconda Parte: …e le perfette Mignonnettes tedesche

 

 

Le nostre collaboratrici: Bettina Zarino

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