di Bettina Zarino

Nel 1962 fa la sua apparizione a Osoppo (Ud) la ditta Ledraplastic che fabbricava pupazzi di gomma su licenza della Walt Disney Company. Inizia così la grande produzione in serie dei pupazzi in gomma, in formati diversi e la maggior parte con fischietto, distribuiti poi nei migliori negozi di giocattoli tra gli anni Sessanta e Settanta.

Interessante è notare che nei pupazzi di quell’epoca, la sagomatura dei loro stampi, riproduceva fedelmente il disegno disneyano. Purtroppo, al contrario di quello che si può pensare, questi pupazzi erano molto delicati, rovinandosi frequentemente: si bucavano con facilità e i loro colori originali sbiadivano.

Sembra che i personaggi realizzati fossero in tutto 35, molti tratti dai cartoni animati, molto popolari perché avevano debuttato sul grande schermo alla fine degli anni Trenta, inizio degli anni Quaranta. Tra questi ricordiamo Paolino Paperino che nasce con il nome di Donald Duck  debuttando nel 1934; il disegno dell’epoca lo riproduce con il becco largo e allungato, alto 30 cm circa. Negli anni Settanta, avrà un ulteriore momento di popolarità, specie in America, per l’uscita di un film per ragazzi dal titolo “Non calpestate il papero”, dove zio Paperino sarà il protagonista. Qui, Quo e Qua, i cui nomi originali sono Huey, Dewey e Lowie, appaiono la prima volta nei fumetti nel 1937, e nel 1938 debutteranno nel cinema.
Pinocchio nasce nel 1940, in compagnia del Grillo Saggio Coscienza con fischietto d’ammonizione; Bambi farà la sua apparizione nel 1942 in compagnia del coniglietto Tippeté, Lilli e il Vagabondo si vedranno sul grande schermo nel 1955.
Personaggi degli anni Sessanta sono Topolino, Pippo e Pluto. Topolino, Mickey Mouse, si presenta come un piccolo topo birbante intorno al 1928. Il cane Pluto debutterà senza nome in un cortometraggio nel 1930 e nel 1931, in un altro cortometraggio dal titolo “The Moose Hunt” diventerà Pluto. Pippo, detto Dippy the Goof e quindi Goofy, compare nel 1932 nel cortometraggio “Mickey’s Revue”, diventando da allora, la spalla fissa di Topolino nei fumetti e nei cartoni animati.
A differenza di Paperino che rimarrà sempre così, non cambiando né carattere né abito in tutti questi anni, Topolino dall'inizio era un combina-guai, diventando in seguito, un eroe, e cambierà anche la sua tenuta, dai calzoncini corti degli esordi, ai pantaloni lunghi e camicia dell’investigatore che tutti noi conosciamo.

Altri personaggi da ricordare sono Lupetto e i tre Porcellini Gimmi, Tommi e Timmi del 1936; Lillo, figlio di Lilli e il Vagabondo; Robin Hood e Lady Marian del 1973; il cagnolino Toby e il Volpacchiotto Red del 1981; Josè Carioca del 1943.

In seguito, la ditta, non realizzerà solo i personaggi della Walt Disney Company, ma anche Stanlio e Ollio, su concessione della Larry Harmon Pictures Co., e Tom e Jerry su licenza della Metro Goldwin Mayer. I pupazzi Stanlio e Ollio sono le versioni dei celebri attori comici americani Stan Laurel e Oliver Hardy. Erano alti 20 cm circa e i loro cappelli si alzavano o si abbassavano se i pupazzi venivano premuti.
Altri pupazzi famosissimi prodotti dalla ditta furono Pongo da “La carica dei 101”, Maga Magò, Baloo, tutti tratti da bellissimi film d’animazione o fumetti prodotti in quegli anni dalla Walt Disney Company.
Il simbolo che contraddistingue i pupazzi prodotti dalla ditta, rappresenta un "elefantino".

Negli anni Ottanta, dopo circa 22 anni di intensa attività, la ditta chiuse i rapporti commerciali con la Walt Disney Company, che ritirò tutte le sue concessioni per darne una sola alla ditta Mattel, nota per la produzione della bambola Barbie.

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